Angela Colucci, VP Strategy and Business Development, ha contribuito alla straordinaria crescita di Atlantic Technologies. In occasione dei 25 anni dell’azienda, ripercorre le tappe del suo percorso iniziato nel 2000.
Angela, come hai festeggiato questi 25 anni di Atlantic Technologies?
Ho festeggiato con la famiglia Atlantic, ovviamente. Atlantic si contraddistingue per essere una realtà capace di ascoltare e di coinvolgere le persone facendole sentire parte di un’unica squadra, non a caso una delle nostre parole chiave è empowerment. Così, come fanno le grandi famiglie, abbiamo organizzato una festa, con tanto di fuochi d’artificio, che ha riunito tutte le nostre sedi. Nei nostri uffici si respira un clima di inclusività, caloroso e accogliente, dove si alternano momenti di condivisione, di confronto e di crescita professionale, per questo la location dei nostri festeggiamenti è stata “Chateauform”, un posto familiare che richiama la convivialità e il piacere dello stare insieme e che ci ha permesso di valorizzare l’impegno dei nostri team.
Torniamo un attimo indietro: com’è cominciata la tua avventura in Atlantic?
Con Atlantic è stato ‘amore a prima vista’. Ho subito capito che sarebbe stata un’azienda in grado di dare spazio a tutti, di ascoltare qualunque risorsa e di esaltarne le skill, incoraggiando le persone a mettersi sempre in discussione. Dopo qualche esperienza in realtà “ingessate”, sentivo la necessità di trovare una società diversa e Atlantic, anche se allora era una realtà ancora piccola, ha subito dimostrato il suo DNA internazionale, stimolante e sfidante ma allo stesso tempo capace di far emergere le singole potenzialità, credere fortemente nei collaboratori e premiare i meriti. Nelle nostre sedi non è stato necessario introdurre il concetto di worklife balance, perché è sempre stato un punto saldo della filosofia aziendale.
Qual è il tuo ruolo attuale? Il fatto di essere donna è stato un ostacolo per la tua carriera?
Attualmente sono VP Strategy & Business Development e membro del board che si riunisce ogni lunedì mattina. Credo che un dato molto significativo sia la presenza paritaria di donne e uomini. Questo aspetto descrive appieno il carattere inclusivo di Atlantic che, come società di consulenza, si confronta con un mondo prettamente maschile. Questo dimostra che, indipendentemente da chi si è, c’è da sempre un’attenzione naturale alle competenze e alle capacità di leadership. Il mio lungo percorso in Atlantic è stato ricco di sfide e di cambiamenti, sono molto orgogliosa del ruolo che ricopro sia dal punto di vista professionale sia perché mi offre la possibilità di confrontarmi con tutte le figure aziendali.
I momenti più belli? Ci puoi raccontare qualche aneddoto?
I momenti da ricordare sono davvero tanti e diversi, ma tutti accomunati dalla complicità e dallo spirito di squadra. L’adrenalina generata dal live di un progetto, unita all’intesa che si crea nel team, ci ha sempre permesso di lavorare serenamente in svariate situazioni raggiungendo grandi obiettivi. La forza di questo affiatamento si trasferisce anche nei progetti e nei rapporti con i clienti, creando delle vere e proprie partnership che proseguono nel tempo e, a volte, diventano legami di amicizia. Alcuni clienti francesi, ad esempio, mi hanno organizzato una festa a sorpresa, mentre altri sono arrivati dal Belgio per festeggiare i miei momenti più importanti.
Com’è cambiata l’azienda in questi anni?
Sicuramente Atlantic Technologies è una realtà che è cresciuta tantissimo nel panorama internazionale, sapendo fronteggiare i cambiamenti e le novità del mercato. Leitmotive della sua incredibile storia, però, sono stati i valori su cui si fonda: inclusività, worklife balance, centralità delle persone; aspetti già ritenuti prioritari durante la fondazione e che oggi continuano a guidare il business. Recentemente c’è stato anche un rebranding e il trasferimento in una nuova sede, pensata proprio per il benessere e per stimolare la crescita professionale e creativa dei dipendenti.
Come sono cambiati i clienti in questi anni?
Come tutti, in questo momento, ci confrontiamo con un target sempre più esigente in un contesto globale. I clienti sono più consapevoli riguardo alle soluzioni disponibili e alla professionalità consulenziale che possono trovare sul mercato, cresce quindi la necessità di avvicinarsi ai loro clienti per capire e soddisfare al meglio le loro richieste. E’ cresciuta l’attenzione per le soluzioni di customer care e per i temi di sostenibilità ed economia circolare. Il ruolo della tecnologia per raggiungere la Net Zero è ormai una componente indispensabile per l’implementazione e l’ottimizzazione dei processi produttivi.
Un salto nel futuro: cosa ti aspetti per Atlantic nei prossimi anni?
Io mi aspetto che il business di Atlantic cresca ancora, sempre conservando e rafforzando i suoi valori e le sue relazioni professionali e interpersonali. La priorità di tutti – a partire dal nostro CEO che è sempre pronto a confrontarsi con i neoassunti – è quella di preservare questo ambiente accogliente e stimolante per far crescere professionalmente e umanamente i dipendenti, perché la forza di Atlantic è fatta dalle persone che ogni giorno hanno lavorato, lavorano o lavoreranno per migliorare l’azienda.