Il settore beni di consumo è al centro di un’evoluzione senza precedenti, con consumatori sempre più esigenti e dinamiche di mercato in continuo cambiamento. In questo contesto, rimanere competitivi richiede una visione strategica che vada oltre le tradizionali soluzioni operative. E dunque cosa fare concretamente per affrontare le sfide del settore e cogliere le nuove opportunità?
Vediamo i trend digitali emergenti da tenere d’occhio e le cinque leve strategiche per crescere e posizionarsi come leader nel settore.
1. Trasformazione digitale nei beni di consumo: un’evoluzione, non solo modernizzazione
La trasformazione digitale va oltre l’adozione di nuove tecnologie: è un vero e proprio cambio di paradigma che tocca ogni aspetto del business, dai processi operativi alle dinamiche di consumo. Per le aziende, a prescindere dal settore, non basta digitalizzare i processi; serve una roadmap strategica che favorisca l’adozione e il coinvolgimento di tutti gli stakeholder. Solo così sarà possibile sfruttare appieno i vantaggi di tecnologie avanzate come l’analisi predittiva e l’intelligenza artificiale, riducendo il rischio di investimenti errati o di un’adozione che non sia pienamente integrata.
Il nostro consiglio: collaborare con partner esperti, che sappiano unire competenze tecnologiche e strategiche, per integrare la trasformazione digitale in modo funzionale, graduale, sostenibile ed essere pronti ad affrontare le nuove sfide del mercato dei beni di consumo.
2. Approccio Data-Driven: i dati come bussola del business
I dati non sono più un’opzione, ma il motore della competitività. Con la disponibilità di strumenti analitici avanzati a costi più accessibili, anche le aziende più piccole possono ora competere con i giganti del mercato. Dati raccolti attraverso store fisici, digitali, temporary o virtuali oppure attraverso tool di realtà aumentata, permettono di comprendere il comportamento dei consumatori e offrono insight preziosi per ottimizzare prodotti e pricing, migliorare le campagne di marketing e misurare l’impatto delle strategie implementate. Tuttavia, bisogna tener conto che l’adozione di un approccio data-driven richiede l’acquisizione di competenze e il superamento delle resistenze interne legate al cambiamento.
3. Direct-to-Consumer (DTC): il nuovo modello per la crescita e la fidelizzazione dei clienti
Il modello DTC sta rivoluzionando il settore: secondo Statista, il mercato globale dell’e-commerce Direct-to-Consumer raggiungerà i 175,4 miliardi di dollari entro il 2025, con una crescita annuale del 27,8%. Questo trend in forte ascesa conferma che le aziende stanno sempre più preferendo relazioni dirette con i consumatori, superando i tradizionali canali retail. I brand CPG, ad esempio, stanno adottando sempre di più il modello di vendita online basato su subscription, offrendo acquisti flessibili e personalizzati in base al comportamento online del cliente. Oltre a migliorare l’esperienza d’acquisto, il modello Direct-To-Consumer rappresenta un asset strategico per la raccolta diretta di dati consentendo all’azienda di affinare la strategia di pricing e di sviluppo di nuovi prodotti e di migliorare le campagne di marketing mirate. Tuttavia, gestire una piattaforma e-commerce proprietaria richiede risorse, competenze e una solida strategia. È essenziale considerare come questo approccio possa integrarsi con le altre iniziative di crescita, soprattutto per prodotti a basso margine e alta rotazione.
Il driver strategico per la crescita: aumentare la soddisfazione e la fidelizzazione del cliente, sfruttando l’AI per analizzare i dati comportamentali dei clienti e creare prodotti, promozioni e servizi personalizzati.
4. Hyper-Personalization: il marketing su misura rivoluziona l’esperienza cliente
La personalizzazione non è più sufficiente: oggi si punta all’hyper-personalization, ovvero a esperienze completamente su misura, grazie all’uso combinato di dati e intelligenza artificiale. Dalle raccomandazioni di prodotti su misura ai prezzi dinamici, questa evoluzione consente alle aziende di soddisfare le aspettative dei consumatori in tempo reale, aumentando la loro percezione del valore offerto dal brand. Secondo uno studio di McKinsey, la maggioranza dei consumatori (71%) si aspetta che le aziende offrano esperienze su misura e il 76% si sente frustrato quando ciò non avviene*.
Un esempio concreto di hyper-personalization in azione è l’uso di app per la personalizzazione degli occhiali, che permettono al cliente di “progettare” il proprio prodotto e riceverlo in tempi record.
5. Social Commerce: il potere delle interazioni dirette
I social media sono molto più che piattaforme di comunicazione, sono diventati dei veri e propri ecommerce. TikTok, Instagram e altre piattaforme offrono opportunità uniche per creare esperienze di shopping coinvolgenti, dalle dirette streaming alle collaborazioni con influencer. Questo trend è decisamente vantaggioso per le piccole aziende e i nuovi brand, che possono raggiungere un pubblico vasto senza dover sostenere i costi di una rete di vendita tradizionale.
Strategia chiave: massimizzare la visibilità e le conversioni, investendo in shoppable content, campagne live e micro-influencer, capaci di veicolare maggiore autenticità e connessione con il pubblico.
Stare sempre un passo avanti rispetto ai trend nel settore dei beni di consumo
In uno scenario in rapida evoluzione, costruire un vantaggio competitivo duraturo richiede la capacità di conoscere e cavalcare i consumer trend. Essere proattivi, adattarsi rapidamente e mettere il consumatore al centro non sono solo le chiavi del successo ma la nuova norma.
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*McKinsey & Company, “The value of getting personalization right—or wrong—is multiplying”.